lunedì 14 settembre 2020

Lettera alle scuole federate avvio nuovo anno scolastico 2020-2021

Rimini, 31 agosto 2020

A tutti coloro che operano nelle scuole federate

Carissime, carissimi,
sta per prendere avvio un nuovo anno scolastico.
Ogni partenza è preparata con diligenza, con più o meno pianificazione e organizzazione ma inevitabilmente porta con sé incognite, incertezze, attese, speranze. Tanto più la partenza di questo nuovo anno.

Spero siate riusciti a riposare, almeno per quanto riguarda l’ambito lavorativo, e a recuperare un po’ di energie perché quest’anno avremo bisogno di un sur plus di pazienza, creatività, collegialità, sperimentazione, confronto, dialogo, monitoraggio, di uno sguardo più ampio che sappia andare oltre la nostra confort zone, senza impazzire. Qualcuno è più portato, qualcuno si è allenato, qualcun altro farà più fatica ma credo possa essere una sfida interessante e costruttiva per trasformare gli imprevisti, gli ostacoli in opportunità di crescita e di consapevolezza di sé, degli altri, dei contesti.

I media ci hanno (e stanno ancora) bombardati di tutto e di più amplificando paure, ansia, difficoltà, incertezze….. negli operatori della scuola, nelle famiglie, nei bambini e nelle bambine.

Congregazione per l’Educazione Cattolica - Lettera Circolare alle scuole, università e istituzioni educative

Prot. N. 553/2020


                                            Congregazione per l’Educazione Cattolica

                                                                Lettera Circolare
                                         alle scuole, università e istituzioni educative

La diffusione del COVID-19 ha profondamente cambiato la nostra esistenza e il modo
di vivere: «ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo
stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa». 1 Alle difficoltà
sanitarie si sono aggiunte quelle economiche e sociali. I sistemi educativi di tutto il
mondo hanno sofferto la pandemia a livello sia scolastico sia accademico. Ovunque si
è cercato di assicurare una celere risposta mediante piattaforme digitali per la didattica
a distanza, la cui efficacia è stata però condizionata da una marcata disparità delle
opportunità educative e tecnologiche. Secondo alcuni recenti dati forniti delle agenzie
internazionali, circa dieci milioni di bambini non potranno avere accesso all’istruzione
nei prossimi anni, aumentando il divario educativo già esistente.
A ciò si unisce la drammatica situazione di scuole e università cattoliche che, senza
sostegno economico dello Stato, rischiano la chiusura o un radicale
ridimensionamento. Eppure, le istituzioni educative cattoliche (scuole e università)
hanno saputo, anche in questo caso, farsi frontiera avanzata della preoccupazione
educativa ponendosi a servizio della comunità ecclesiale e civile, assicurando un
servizio formativo e culturale di carattere pubblico, a beneficio dell’intera comunità.